ROMA (ITALPRESS) – “Ursula von der Leyen ha sicuramente più potere rispetto alla precedente commissione e credo abbia scelto la strategia del doppio forno dando un segnale all’ECR. Non so se questo sia un bene e non so quanto una commissione con maggiori contrappesi possa essere un organo politico più forte. Ci sono alcune debolezze: Kallas non ha lo stesso prestigio internazionale di Borrell. Dombrovskis, un dogmatico del rigore, all’economia è un’altra scelta coraggiosa quando si dovrebbe lavorare su una politica di investimenti. Il rapporto Draghi affidato all’attuazione di due commissari non esattamente in linea come Ribera (socialista) e Séjourné (liberale). Infine, la commissaria Kos, che dovrebbe occuparsi dell’apertura dell’UE all’Ucraina ma che ha ottimi rapporti con la Russia. Isteria immigratoria e mercato unico sulle banche sono i due grandi temi difficili da sostenere se non c’è una forte iniziativa politica”. Lo ha detto Gianni Pittella, già vicepresidente vicario del Parlamento europeo, intervistato da The Watcher Post. “Valuto la nomina di Fitto positivamente: è stato già capogruppo nell’europarlamento e conosce bene la macchina europea”, ha aggiunto Pittella.
“Non è sicuramente il portafoglio che veniva prefigurato ma c’è sicuramente la politica di coesione molto importante per l’Italia. Mi auguro che il rapporto Draghi abbia effetti e venga ascoltato”.
“Non è sicuramente il portafoglio che veniva prefigurato ma c’è sicuramente la politica di coesione molto importante per l’Italia. Mi auguro che il rapporto Draghi abbia effetti e venga ascoltato”.
fsc/gtr
(Fonte video: Utopia Studios)