Il Movimento 5 Stelle denuncia il collasso del sistema sanitario siciliano durante il question time alla Camera, con un intervento incisivo dei deputati Ida Carmina e Andrea Quartini.
Carmina ha portato l’attenzione sul caso di Maria Cristina Gallo, paziente dell’ASP di Trapani, costretta ad attendere otto mesi per l’esito di un esame istologico, con un tumore che nel frattempo ha sviluppato metastasi. La deputata ha accusato il sistema sanitario siciliano di essere smembrato, un risultato di un federalismo irresponsabile che ha trasformato la sanità in un “feudo della politica locale”, dove la spartizione delle poltrone prevale sulla salute dei cittadini.
“Non bastano le scuse, né i 3300 referti prodotti in fretta, che hanno portato a 170 diagnosi di tumore. Il ministro deve tutelare la salute dei cittadini e garantire che le nomine nella sanità pubblica siano basate su merito e competenza, non su logiche spartitorie e clientelari”, ha dichiarato Carmina.
Andrea Quartini, Capogruppo del M5S in Commissione Affari Sociali alla Camera, ha aggiunto che la situazione sanitaria in Sicilia è ormai insostenibile. “Chiediamo di smettere con le nomine politiche in sanità e di riformare il Titolo V della Costituzione”, ha affermato, sottolineando la necessità di riportare la politica sanitaria sotto la gestione statale.
Quartini ha anche sollecitato il governo a rifinanziare la sanità pubblica, assumere nuovo personale e rivedere il rapporto con il privato. “Basta propaganda sulle liste d’attesa: il progetto presentato sei mesi fa è ancora fermo. Governate da due anni e mezzo e in Sicilia da molto di più. Prendetevi le vostre responsabilità”, ha concluso.
Il M5S chiede una risposta concreta per garantire che il diritto alla salute non venga più compromesso da interessi politici e da una gestione inefficace del sistema sanitario.