Roma, 28 mar. – “I due mesi di sospensione inflitti dalla Regione Sicilia al direttore generale dell’ASP di Trapani Ferdinando Croce per ‘gravi responsabilità gestionali’ sono un provvedimento decisamente lieve rispetto alle sofferenze causate e al grave danno subito dai pazienti in seguito ai ritardi nei referti degli esami istologici. Un ritardo che, in alcuni casi, ha raggiunto gli undici mesi, mettendo a rischio cure tempestive e la stessa vita dei cittadini. Il caso di Trapani, che ho portato in Parlamento e che ha prodotto una reazione indignata dello stesso ministro Schillaci, è solo la punta dell’iceberg di un malgoverno della sanità siciliana che sta compromettendo la salute pubblica. La gestione sanitaria nell’Isola è allo sbando, con nomine frutto di logiche di potere anziché di competenza. È inammissibile che i cittadini siciliani debbano subire le conseguenze di una sanità inefficiente, con ritardi inaccettabili nelle diagnosi e nel trattamento delle patologie. È necessario un cambio di rotta immediato: la politica clientelare e delle spartizioni di potere non deve più interferire nella sanità, perché essa torni a essere un servizio per le persone e non un terreno di interesse politico. Questo provvedimento è insufficiente, chiediamo sia fatta immediata giustizia”. Lo scrive in una nota Ida Carmina, deputata siciliana del Movimento 5 Stelle.
