ROMA (ITALPRESS) – Oltre 120 tra dipinti, acquerelli, sanguigne, carboncini, sculture e altre opere inedite, prestate per l’occasione: con la prima e più completa mostra di pittura mai realizzata in Italia, Palazzo Bonaparte a Roma rende omaggio a Fernando Botero, artista colombiano tra i più importanti e amati del ventesimo secolo. L’esposizione, aperta fino al 19 gennaio, racconta la maestria di Botero nelle varie tecniche, dalla pittura alla scultura, ripercorrendo allo stesso tempo il suo intero percorso artistico, un universo esuberante e magico. 60 anni di carriera racchiusi nell’esposizione curata da Lina Botero, figlia dell’artista, e Cristina Carrillo de Albornoz, grande esperta della sua opera. La mostra è prodotta e organizzata da Arthemisia in partnership con la Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale, presieduta dalla professoressa Alessandra Taccone, e Poema, e in collaborazione con la Fernando Botero Foundation. Il progetto curatoriale è di Lina Botero e Cristina Carrillo de Albornoz.
Alla conferenza stampa di presentazione erano presenti tra gli altri anche Alessandra Taccone, presidente della Fondazione Terzo Pilastro Internazionale, il professor Emmanuele Emanuele, mecenate e filantropo, storico presidente della Fondazione, e Iole Siena, presidente del Gruppo Arthemisia. La mostra, che esplora anche la grande relazione tra Botero e l’Italia, si apre con un’opera mai esposta prima: Omaggio a Mantegna. Altra creazione inedita – perché da sempre appesa nello studio parigino di Botero – è una versione dell’infanta da “Las Meninas” di Velázquez, pittore che Botero copiò durante il suo apprendistato al Prado da giovane studente.
Alla conferenza stampa di presentazione erano presenti tra gli altri anche Alessandra Taccone, presidente della Fondazione Terzo Pilastro Internazionale, il professor Emmanuele Emanuele, mecenate e filantropo, storico presidente della Fondazione, e Iole Siena, presidente del Gruppo Arthemisia. La mostra, che esplora anche la grande relazione tra Botero e l’Italia, si apre con un’opera mai esposta prima: Omaggio a Mantegna. Altra creazione inedita – perché da sempre appesa nello studio parigino di Botero – è una versione dell’infanta da “Las Meninas” di Velázquez, pittore che Botero copiò durante il suo apprendistato al Prado da giovane studente.
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