Questa mattina, a Solero, in provincia di Alessandria, Giovanni Salamone, 61 anni, ha ucciso la moglie Patrizia Russo, 53 anni, entrambi originari di Agrigento. Dopo l’omicidio, avvenuto nella casa della coppia, l’uomo ha chiamato i carabinieri confessando il delitto. La donna, accoltellata nel sonno, non ha avuto possibilità di difendersi. I soccorsi sono arrivati tempestivamente, ma per la vittima non c’è stato nulla da fare. La famiglia si era trasferita in Piemonte da circa un anno, dopo aver vissuto in Sicilia. Patrizia Russo era insegnante di sostegno presso la scuola media Ferraris.
Davanti al cancello di casa dei coniugi, in contrada Ciavolotta, nella Città dei Templi, qualcuno ha deposto un mazzo di fiori di campo. Successivamente, altri fiori sono stati donati da Claudio Lombardo, responsabile dell’associazione MareAmico Agrigento, che conosceva personalmente Patrizia e il suo carnefice. “Erano una coppia molto unita”, ha raccontato Lombardo, “Li portavo spesso come esempio di solidità, sempre insieme nei campi, in spiaggia, a pulire la zona di Drasy. Non riesco a spiegarmi quanto è successo. Lui era un grande lavoratore, ma lei lo amava profondamente. Non riesco a capire, forse è stato un momento di follia, ma non ci sono spiegazioni”. Lombardo ha anche ricordato che i due avevano costruito una capanna a Drasy, dove trascorrevano intere giornate. “Oggi l’abbiamo trovata distrutta, come se l’ultima mareggiata l’avesse inghiottita insieme ai ricordi”.
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