“Il motto che io ho adoperato a Ravenna pochi giorni fa è La chiamata alle Arti, a cui hanno corrisposto più di 3.000 persone, esattamente 3.316 persone dai 4 anni agli 87 anni, a cantare insieme può indicare quanto vediamo oggi qui ad Agrigento. Questa mostra è un esempio di un amore per la bellezza, per la cultura. E io spero che questi esempi possano moltiplicarsi in futuro, perché noi abbiamo, soprattutto oggi, in un mondo in fiamme, in un mondo che si sta lacerando, solo la bellezza, l’armonia e la cultura che possono armonizzare di più l’amore tra i popoli”.
Queste le parole di Riccardo Muti in occasione della visita privata all’esposizione, in corso a Villa Aurea alla Valle dei Templi di Agrigento, dal titolo “Tesori d’Arte dei Musei Nazionali Italiani”. Poi il maestro ha proseguito: “Questo concerto, di fronte al Tempio della Concordia, è proprio una ricapitolazione di tutti gli elementi artistici, di quello musicale, di quello architettonico, in un mondo paesaggistico che forse non ha eguali nel mondo. Con queste musiche di Verdi, i Vespri siciliani, quindi un omaggio alla Sicilia, Mendelssohn con la Sinfonia Italiana, un omaggio all’Italia, e Beethoven, la Quinta Sinfonia, che tutti conoscono perlomeno nella introduzione di quelle famose quattro note che alcuni dicono che è il destino che bussa alla porta. Questi quadri, questa galleria di quadri provenienti da tutte le regioni d’Italia, sono espressioni d’arte che emozionano in maniera completamente diversa. La mostra di pittori straordinari che rappresentano tutte le regioni d’Italia, nella terra meravigliosa di Sicilia, nel mondo antico della bellezza greca, tutto questo insieme è qualcosa che veramente il mondo ci invidia. E io sono felice di essere qui oggi”.