Ieri, a Furci Siculo, si è svolta una marcia silenziosa in memoria di Lorena Quaranta, organizzata dal Centro antiviolenza «Evaluna». Alla marcia hanno partecipato i genitori, la sorella e il fratello della giovane vittima di femminicidio, provenienti da Favara. Lorena fu uccisa il 31 marzo 2020 dall’allora fidanzato Antonio De Pace, condannato all’ergastolo. Tuttavia, il 21 luglio scorso, la Cassazione ha rinviato il caso alla Corte d’appello di Messina per riesaminare la condanna, limitatamente al diniego delle circostanze attenuanti generiche.
Questa decisione ha suscitato sconforto nelle comunità di Favara e Furci Siculo, che hanno accolto Lorena come una di loro. Presenti alla marcia i sindaci di Furci Siculo, Matteo Francilia, e di Favara, Antonio Palumbo, insieme ai primi cittadini della fascia Jonica del Messinese e ai senatori Dafne Musolino (Iv), Antonio Nicita (Pd), Nino Germanà (Lega), Ella Bucalo (FdI) e il deputato regionale Giuseppe Lombardo (Scn).
La senatrice Musolino ha dichiarato di aver presentato un’interrogazione al ministro della Giustizia, chiedendo interventi significativi affinché sentenze come quella di De Pace non possano essere annullate per motivi controversi. Musolino propone anche percorsi formativi obbligatori per i magistrati sui reati di genere.