ROMA (ITALPRESS) – A rappresentare l’Italia nel mondo non ci sono soltanto le eccellenze agroalimentari, ma anche i macchinari che le rendono possibili: dal caffè al cioccolato, dal pane e la pizza al gelato, fino alla ristorazione professionale. Un comparto che si conferma simbolo del Made in Italy e che continua a crescere anche sui mercati internazionali. Secondo i dati diffusi da Fiera Milano per Host, nel primo semestre 2025 l’export mondiale del settore ha registrato un +2,9%. Una crescita trainata soprattutto dai macchinari per gelato e refrigerazione, che segnano un +8,6%. Bene anche le macchine da caffè, a +2,5%, mentre la ristorazione professionale cresce dell’1% e i macchinari per panificazione e pasticceria segnano comunque un segno positivo, con +0,3%. Numeri che confermano la solidità di filiere che non solo rappresentano il gusto italiano nel mondo, ma che valgono miliardi. La panificazione, ad esempio, genera in Italia un fatturato di circa 13 miliardi di euro, con consumi in aumento dell’1,6%. Il gelato resta uno dei fiori all’occhiello: oltre 4,5 miliardi di euro lungo la filiera, più di 600 milioni di porzioni artigianali vendute e un consumo pro capite di circa 2 chili l’anno. E ancora il caffè, altro prodotto iconico: l’Italia, con oltre 556.500 tonnellate di torrefatto, rappresenta il 25% della produzione europea. Un primato che si inserisce in un mercato globale valutato circa 120 miliardi di dollari, con previsioni di crescita anche per le macchine da caffè, che nel 2025 varranno quasi 19 miliardi e supereranno i 25 entro il 2030. Un ruolo di primo piano lo gioca anche la ristorazione, che nel 2024 ha generato un valore aggiunto di oltre 59 miliardi di euro, sostenendo le filiere produttive con acquisti per circa 20 miliardi l’anno e generando un indotto superiore ai 55 miliardi. Guardando al futuro, la parola d’ordine è innovazione: sempre più spesso le filiere dialogano tra loro dando vita a contaminazioni inedite. Pane e cioccolato, dessert che uniscono forno e gelato, caffè reinterpretato in chiave gourmet. Un’evoluzione che conferma come il Made in Italy non sia soltanto tradizione, ma anche creatività, capace di trasformarsi e conquistare nuovi mercati.
mgg/gtr/col