Un paradosso urbano si consuma quotidianamente sotto gli occhi di residenti e turisti in piazza Stazione. Proprio lì dove campeggia la grande scritta “We love cultura”, il celebre slogan che mescola inglese e italiano per promuovere l’identità cittadina, si verifica da tempo una copiosa perdita d’acqua che, a ogni turno di distribuzione idrica, si riversa sul terrapieno sovrastante.
Il punto di fuoriuscita sembra essere una condotta idrica danneggiata, che lascia affiorare migliaia di litri d’acqua diretti poi verso una caditoia in via delle Torri. Il fenomeno, oltre a sollevare interrogativi sulla manutenzione delle infrastrutture, crea disagi anche alla circolazione veicolare: la carreggiata si bagna e in alcuni momenti si forma una vera e propria “mini cascata” che costringe gli automobilisti a rallentare o deviare.
Un effetto scenografico, forse persino pittoresco, che però racconta una storia diversa da quella suggerita dal messaggio stampato sul muro. L’acqua che scorre a pochi passi da un simbolo cittadino diventa emblema di una gestione idrica che fa acqua da tutte le parti.
Non è la prima volta che piazza Stazione finisce al centro dell’attenzione per problemi strutturali o segnalazioni di incuria. Ma in questo caso, l’ironia del contrasto tra il messaggio culturale e la realtà del disagio quotidiano amplifica la portata simbolica del problema.
I cittadini, intanto, chiedono interventi urgenti e risolutivi, non solo per evitare sprechi d’acqua – sempre più preziosa – ma anche per restituire decoro e coerenza a uno dei luoghi più rappresentativi della città.