AGRIGENTO – Durante i disordini avvenuti prima del match “Licata-Sancataldese” del 5 gennaio, due tifosi ultras della compagine ospite sono stati arrestati in flagranza differita dalla Polizia di Stato. Gli episodi di violenza si sono verificati fuori dallo stadio “Dino Liotta”, dove un funzionario di polizia è stato aggredito con calci e pugni, riportando ferite guaribili in otto giorni.
Uno degli arrestati si è inoltre reso responsabile del lancio di una bottiglia di vetro contro i tifosi del Licata.
Le indagini, condotte dalla DIGOS di Agrigento con il supporto del Commissariato di Licata e della DIGOS di Caltanissetta, hanno permesso di identificare i responsabili grazie alle immagini video-fotografiche della Polizia Scientifica. Gli arresti, eseguiti nella provincia di Caltanissetta, hanno portato alla contestazione dei reati di violenza e minaccia a pubblico ufficiale, resistenza, lesioni personali e lancio di materiale pericoloso durante manifestazioni sportive.
I due giovani, di 30 e 35 anni, sono stati inizialmente posti agli arresti domiciliari. Successivamente, il giudice ha convalidato gli arresti e disposto le misure cautelari dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e del divieto di partecipazione alle manifestazioni sportive.
Il Questore di Agrigento, Tommaso Palumbo, ha inoltre emesso un D.A.Spo. della durata di 5 anni per entrambi, con l’obbligo di presentarsi presso gli uffici di polizia durante le partite della Sancataldese.