Questo approccio rappresenta un notevole avanzamento nel campo della chirurgia cardiaca, offrendo ai pazienti un’alternativa meno traumatica rispetto alle procedure tradizionali, con vantaggi significativi in termini di tempi di recupero e comfort post-operatorio. La metodica mininvasiva è stata adottata con la collaborazione clinica del Dottor Utz Kappert del Centro Cuore di Dresda, struttura di riferimento internazionale per questo tipo di procedure.
I primi due pazienti operati, uno di 76 anni con stenosi della valvola aortica, e uno di 57 con insufficienza della valvola mitralica, stanno bene.Per la sostituzione della valvola aortica è stata utilizzata una protesi auto-espandibile di ultima generazione che non richiede suture e consente di ridurre notevolmente i tempi chirurgici. Nel paziente con insufficienza complessa della valvola mitralica è stato effettuato un riparo valvolare. La nuova tecnica, realizzata con l’utilizzo di strumentazione avanzata e tecnologie di precisione, consente ai chirurghi di operare attraverso una piccola incisione nell’area ascellare, evitando l’apertura dello sterno.
Il Direttore dell’unità operativa di Cardiochirurgia del Policlinico, Vincenzo Argano, spiega: “Gli interventi sono stati entrambi effettuati attraverso un approccio mininvasivo ascellare che supera l’attuale approccio attraverso la parete toracica anteriore utilizzato in altri centri. I vantaggi sono relativi a una migliore esposizione chirurgica, che consente di trattare molteplici vizi valvolari anche contestualmente, e per l’eccellente effetto cosmetico in quanto la piccola cicatrice è nascosta nel cavo ascellare”.
La Direttrice generale dell’AOUP, Maria Grazia Furnari, commenta: “Questa innovazione è il frutto di un costante impegno nella ricerca, nell’aggiornamento delle competenze del personale e nelle tecnologie dell’unità operativa di Cardiochirurgia, e dell’impegno dell’Azienda ospedaliera universitaria nell’offrire un’assistenza all’avanguardia, volta a garantire la massima sicurezza e il miglior comfort possibile ai pazienti. Ringrazio il team di cardiochirurgia diretto dal Dottore Argano e tutti i professionisti che hanno contribuito a questo straordinario risultato”.
Argano aggiunge: “Questi interventi si inquadrano nel continuo rinnovamento dell’attività dei reparti di Cardiochirurgia e Cardioanestesia del Policlinico di Palermo che sempre di più stanno puntando su interventi mini e micro-invasivi a beneficio dei pazienti che scelgono di essere trattati presso la nostra istituzione. Tali procedure si affiancano quindi ai trattamenti percutanei e chirurgici disponibili nel nostro centro che da due anni fa parte dei Centri Hub siciliani per il trattamento delle patologie valvolari”.