Conclusa l’iniziativa di raccolta e spedizione solidale. Gli abiti raggiungeranno Tanzania, Madagascar e Congo grazie alla rete caritativa della Diocesi.
Si è conclusa ieri l’ultima spedizione di un progetto che ha unito cuori e territori sotto il segno della solidarietà: 180 abiti da sposa sono stati raccolti e inviati in diversi paesi africani, dove saranno utilizzati per iniziative sociali e di sostegno alle giovani donne in difficoltà. Un’idea nata dalla sensibilità e dall’impegno di alcuni volontari, che ha trovato riscontro in tutta Italia — con una risposta particolarmente calorosa dalla Sicilia e, in particolare, dalla provincia di Agrigento.
Quasi tutti gli abiti (al 99%) sono stati raccolti con etichetta ancora intatta, segno dell’affetto con cui sono stati donati. Una parte importante della raccolta è stata destinata a due comunità caritative di Catania, mentre altri abiti hanno preso la strada dell’Africa, raggiungendo tre paesi attraverso figure di riferimento legate alla Diocesi di Agrigento.
In Tanzania, gli abiti sono stati accolti dalla missione ISMANI, grazie all’interessamento di don Saverio Catanzaro di Menfi, il primo a rispondere all’appello promosso dalla Diocesi (come testimonia la foto della spedizione).
In Madagascar, il materiale è stato inviato dove opera mons. Rosario Vella, vescovo e compagno d’infanzia del promotore dell’iniziativa, originario di Canicattì.
Infine, l’ultimo stock è stato spedito in Congo, dove svolge la sua missione don Gaspare Di Vincenzo, sacerdote di Licata e coetaneo del promotore durante gli anni del Seminario ad Agrigento.
Questa esperienza ha dimostrato come anche un gesto apparentemente semplice, come donare un abito da sposa, possa trasformarsi in segno concreto di vicinanza, dignità e speranza, superando confini geografici e culturali.